Nulla da fare,
i clienti della domenica mattina sono qualcosa di incredibile.
Tutti allegri, appena usciti e gocciolanti. Dentro, tutti in libreria.
Questa notte ho saltato da tetto in tetto, dopo cinque mesi finalmente sono riuscita a realizzare questo sogno.
La cittadina si estendeva sotto di me, sotto le tegole, sotto le stanze e oltre, davanti, prima di lanciarsi in mare.
Fosse così per sempre. Ogni sera, arrampicarsi da quel muro bianco, sul cotto rosso, sedersi, e guardare. Sentire in lontananza le persone nei piccoli locali parlare, ridere.. Ecco, da qui vedo tutto, non scenderei giù nemmeno all'alba. Anzi, quasi quasi glielo chiedo a lui se posso rimanere seduta fino a che il sole non sveglierà pure l'ombra. Puoi andare a dormire, se vuoi, io rimango qui, sul tetto di casa tua. Vai, che fai? Mica rotolo giù.
http://www.voglioviverecosi.com/public/vvc/UserFiles/Image/Foto%20grandi/BERNA%20NOTTE.jpg
Era da maggio che aspettavo settembre per dire che si sta come a giugno.
domenica 18 settembre 2011
venerdì 16 settembre 2011
Facciamo così, caffè al mattino, ok?
Accade più o meno così:
Apro il negozio, accendo i ventilatori in mancanza di aria condizionata, sistemo ciò che mi sembra fuori posto. Mi siedo alla mia postazione, apro il libro che da giorni ho iniziato a rosicchiare. Perdo sempre il filo.
Ecco, appunto, il periodo migliore è il pomeriggio, non ci sono molti clienti, i bimbi sguazzano nel mare e a passare in libreria figuriamoci se ci passano. Meno pozzanghere salate da asciugare sotto gli scaffali di Geronimo Stilton. Bene, senza considerare che da una settimana ho sempre visite. Di pomeriggio.
Chi con un caffè, chi con un bicchiere di prosecco, chi semplicemente con qualche scusa ("L'avete il libro di Kurt Nove?" voleva dire Kurt Vonnegut) attacca bottone passando da titoli a proposte di appuntamento alle nove.
Vorrei poter chiudere la libreria dalle 17 in poi, appendere un cartello con scritto "bussare se interessati ai LIBRI". Aggiungendo un sottotitolo "agende o sacchetti igienici per cani ".
Si, abbiamo pure le agende. Del 2011, ma ci sono.
Apro il negozio, accendo i ventilatori in mancanza di aria condizionata, sistemo ciò che mi sembra fuori posto. Mi siedo alla mia postazione, apro il libro che da giorni ho iniziato a rosicchiare. Perdo sempre il filo.
Ecco, appunto, il periodo migliore è il pomeriggio, non ci sono molti clienti, i bimbi sguazzano nel mare e a passare in libreria figuriamoci se ci passano. Meno pozzanghere salate da asciugare sotto gli scaffali di Geronimo Stilton. Bene, senza considerare che da una settimana ho sempre visite. Di pomeriggio.
Chi con un caffè, chi con un bicchiere di prosecco, chi semplicemente con qualche scusa ("L'avete il libro di Kurt Nove?" voleva dire Kurt Vonnegut) attacca bottone passando da titoli a proposte di appuntamento alle nove.
Vorrei poter chiudere la libreria dalle 17 in poi, appendere un cartello con scritto "bussare se interessati ai LIBRI". Aggiungendo un sottotitolo "agende o sacchetti igienici per cani ".
Si, abbiamo pure le agende. Del 2011, ma ci sono.
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